La leggenda narra che Andalo e Molveno, due comunità alpine site agli estremi della valle del Rio Lambin, non avessero un confine ufficiale, cosa che generava litigi frequenti… Dopo anni di diatribe e discussioni, ecco che i due sindaci si incontrarono al fine di trovare un compromesso che non incendiasse gli animi ormai bollenti dei cittadini… Il giorno successivo, all’alba, i cittadini si sarebbero radunati nella piazza del proprio paese, e non appena fosse comparso il primo spicchio di sole ad oriente, ognuno si sarebbe avviato camminando alla volta dell’altro paese. Lì, nel punto di incontro si pianterà il cippo di confine che segnerà la fine dei litigi.

Gli abitanti di Andalo, consapevoli che il sentiero che conduce a Molveno sarebbe stato tutto in discesa e baciati dalla fortuna del sole che sarebbe sorto qualche minuto prima, iniziarono a festeggiare la sera stessa, annegando la gioia in grandi otri di vino e masticando semi di papavero fino a tarda notte.

Il giorno seguente, alle prime luci dell’alba, i cittadini di Molveno si avviarono alla volta di Andalo con espressione tesa…  Raggiunta ed oltrepassata la metà della strada le espressioni erano raggianti… Giunti alle porte di Andalo, stupefatti, urlarono all’indirizzo delle prime case, tra le quali vi era proprio quella del sindaco, che si affacciò alla finestra con volto ancora assonnato e solo allora si ricordò del patto stretto il giorno precedente… Il vino aveva indotto all’oblio e i semi di papavero, potenti sonniferi, avevano fatto la loro parte… 

Ancora oggi, ad Andalo, nessuno ha dimenticato la leggenda che ha dato agli abitanti il loro soprannome, i “papaveri” di Andalo. È proprio da questa storia che nasce il nome “Al Papavero”, un omaggio alle origini e all’identità del paese.